COMUNICATO STAMPA – Osservatorio AICPE Come ha inciso la pandemia sui numeri della Chirurgia Plastica Estetica

Osservatorio AICPE

Come ha inciso la pandemia sui numeri della Chirurgia Plastica Estetica  

Roma, febbraio 2022 – L’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS)* ha pubblicato alcune settimane fa i dati globali relativi al settore della Chirurgia Plastica Estetica.  AICPE, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, fa una riflessione su alcune tendenze relative all’anno 2020.

Le statistiche, elaborate partendo da una Survey condotta su un campione di Chirurghi Plastici di tutto il mondo, esprimono una flessione generale del settore poiché sono riferite al primo anno di pandemia, durante il quale a livello globale gli interventi di Chirurgia Plastica Estetica sono stati sospesi per lunghi periodi. In Italia per esempio, durante il primo lockdown, le sale operatorie dei soci AICPE si sono fermate per diversi mesi.

Il primo dato da sottolineare è il posizionamento del nostro Paese per numero totale di procedure (chirurgiche e non chirurgiche): dal quinto posto del 2019 passiamo infatti all’ottavo posto, dopo Stati Uniti, Brasile, Germania, Giappone, Turchia, Messico e Argentina.

Nel 2020 in Italia sono state effettuate in totale circa 830.868 procedure estetiche (nel 2019 erano 1.088.704). La flessione generale rispetto all’anno precedente si aggira intorno a -10% per le pratiche chirurgiche mentre sono aumentate del 5,7% le pratiche non chirurgiche, confermando un trend del settore a livello macro già in atto prima della pandemia.

La classifica dei cinque interventi più richiesti rimane invariata. La mastoplastica additiva si conferma l’intervento di Chirurgia Plastica ai fini estetici più richiesto, rappresentando il 16 % delle procedure estetiche realizzate nel Italia – dato simile anche su scala globale.

Gli interventi per aumentare il seno continuano a essere i più richiesti dalle donne, in particolare nella fascia di età 19-34, mentre la blefaroplastica, che copre il 15,5% del totale delle operazioni di Chirurgia Estetica effettuate in Italia, rimane la più richiesta dai pazienti uomini.

 

Tossina Botulinica e Acido Ialuronico tengono il primo posto tra le pratiche non invasive. Le pratiche di Medicina Estetica nella loro totalità hanno recuperato velocemente dopo i lockdown i punti persi, anche come conseguenza del trend chiamato ‘zoom effect’, che ha spinto i pazienti a privilegiare tutti i trattamenti utili per migliorare l’aspetto del viso.

Tossina Botulinica e Acido Ialuronico si sono confermati gli iniettivi più richiesti anche nel 2020, in particolare nella fascia di età 35-50 anni, mentre i peeling chimici hanno guadagnato il terzo posto tra le procedure più richieste, seguiti dai trattamenti per la rimozione definitiva dei peli superflui e per il ringiovanimento del viso.

L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 con lo scopo di promuovere la formazione e la pratica in chirurgia plastica estetica favorendo uno scambio di conoscenze tra i chirurghi qualificati. Ad AICPE, gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, con l’International Society for Aesthetic and Plastic Surgery (ISAPS) e con l’European Association of Society of Aesthetic and Plastic Surgery (EASAPS) hanno aderito oltre 350 chirurghi in tutta Italia. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono ad un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici disciplinando l’attività professionale, rappresentare i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e promuoverne la preparazione culturale e scientifica.

 

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